Mercoledì
29 novembre alle ore 10.00
sit-in in Piazza del Carmine (Cagliari)
in concomitanza con l'udienza del TAR per decidere sul ricorso
contro
il nuovo Piano regionale dei Rifiuti
Parteciperanno cittadini, comitati e associazioni che in
questi anni si sono battuti contro inceneritori e discariche, chiedendo
alla Regione Sardegna di orientarsi decisamente verso l'Economia
Circolare, come indicato dall'Unione Europea, e di investire le
proprie risorse
nel riuso, nel recupero, nel riciclo di tutti i materiali post
consumo.
Il
ricorso era stato presentato dal Comitato Non Bruciamoci il Futuro,
dall'Associazione Zero Waste Sardegna, dai Comuni di Sarule, Olzai,
Gavoi e Arzana
con le seguenti motivazioni:
- Il nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti non è stato assoggettato a Valutazione Ambientale Strategica (VAS)
- La procedura di verifica di assoggettabilità a VAS posta in essere dalla Regione presenta marcati e plurimi profili di illegittimità.
- Gli enti locali e i cittadini portatori di interesse sono stati esclusi dalla partecipazione alle nuove scelte dell’aggiornamento del Piano contrariamente a quanto previsto dalla normativa vigente
Le
modalità del tutto riservate e prive di qualsiasi coinvolgimento
degli enti locali e dei soggetti interessati con
cui era stato predisposto l'aggiornamento del Piano e la scelta di
evitarne l'assoggettabilità a VAS rappresentano l'ennesimo
grave atto antidemocratico con
cui gli apparati politici e amministrativi della Regione hanno
gestito l'intera vicenda.
Tali
scelte si aggiungono in maniera irresponsabile a una lunga serie di
decisioni che hanno negli anni mortificato la volontà di
partecipazione di associazioni, comitati, enti locali o semplici
cittadini
L'intera
procedura di aggiornamento del Piano e le numerose illegittimità che
a nostro avviso la accompagnano, dimostrano come la Giunta regionale
abbia continuato a perseguire una strategia di totale e colpevole
chiusura nei confronti dei cittadini, dei comitati, delle associazioni interessate e degli stessi Enti locali a vario titolo
chiamati a svolgere un ruolo nel sistema regionale dei rifiuti.
Il Comitato Non Bruciamoci il Futuro e l'Associazione Zero Waste Sardegna auspicano che il TAR Sardegna possa accogliere le motivazioni del ricorso e si possa così aprire una nuova fase che garantisca il diritto dei cittadini a partecipare alle scelte che incidono sulla qualità della loro vita, sulla loro salute e sulla salubrità dei territori in cui vivono.
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