“Archiviata
la ingloriosa stagione GST, con la nuova gestione, messa in campo da
questa Amministrazione con una gara pubblica, siamo
vicini al traguardo dell'80% della raccolta differenziata”.
Così, in periodo natalizio, il sindaco di Macomer Antonio Succu sanciva il successo del servizio di raccolta dei rifiuti solidi
urbani in città, in una lunga lettera recapitata ai cittadini piena
zeppa di dati sulle attività svolte dalla sua maggioranza.
Il
singolo dato sulla raccolta differenziata appariva in particolar modo
interessante e lusinghiero per quanto, a un'analisi anche grossolana, molti cittadini, in quei giorni, avessero sollevato non pochi dubbi
sulla consistenza e sulla veridicità di quel traguardo.
Ma
si sa che a Natale si è tutti più buoni e i dubbi malevoli su
quella percentuale che ai più appariva gonfiata sono stati sommersi
dal botto degli spumanti e dal giubilo dell'anno nuovo che iniziava.
Sono passati però pochi giorni perchè quei dubbi venissero spazzati
via in un sol momento e quel
risultato apparisse per quello che era: fasullo.
E'
successo grazie ancora al sindaco di Macomer che, presentando alla
stampa le novità che riguarderanno il sistema di raccolta dei
rifiuti per i macomeresi, ha dichiarato che la raccolta differenziata
in città si
è attestata sul 67,77 per cento.
Non
sappiamo che concetto abbia il sindaco Succu del termine “vicino”,
ma anche al maggior tifoso delle sue politiche verrebbe
assai difficile, perfino in periodo natalizio, sostenere che il
67,77 per cento sia un dato che si avvicini anche lontanamente all'80
per cento.
Questa
piccola e apparentemente insignificante vicenda tutta macomerese ci
dice molte cose.
Non
è accettabile che, su un tema così delicato per la qualità della
vita dell'intera comunità, l'amministrazione si muova con questa
superficialità e improvvisazione dando l'idea che ai cittadini si
possano raccontare impunemente simili inesattezze su un servizio la
cui riuscita dipende proprio dal rapporto di fiducia che si è in
grado di instaurare fra il Comune, la cittadinanza e la società di
gestione.
E'
questo il rigore col quale il sindaco si pone davanti alla comunità?
C'è da sperare che su temi altrettanto importanti quale quello del
nuovo
Piano regionale sui rifiuti solidi urbani,
della contestata vicenda per la realizzazione
del nuovo inceneritore la cui procedura è sembrata illegittima anche
ai giudici del Tar e della questione della salute pubblica,
l'attenzione non sia stata la stessa dimostrata in questo caso.
Visto
che qualche dubbio al riguardo rimane e visto che non è la prima
volta che il sindaco scrive alla città e che, ora come allora, le
informazioni messe a disposizione dei cittadini si sono dimostrate
non proprio affidabili, la vicenda ci dice allora anche un'altra
cosa. Più
che parlare alla città il sindaco dovrebbe forse mettersi ad
ascoltarla per imparare a conoscerne le richieste, i problemi e le
criticità da risolvere.
Ricordiamo
a questo proposito che da
tempo ormai abbiamo chiesto un incontro pubblico per essere informati
sulle ultime preoccupanti notizie emerse in relazione alla diffida
che la Provincia di Nuoro ha emesso nei confronti della Tossilo Spa
per la gestione degli impianti di trattamento dei rifiuti solidi
urbani di Tossilo e per la discarica di Monte Muradu.
La richiesta è stata fatta a tutti i sindaci dei dieci comuni del
Marghine. In questo senso, il
sindaco di Macomer è doppiamente responsabile
del silenzio con cui la nostra richiesta è stata accolta visto che
lui ricopre anche il ruolo di presidente dell'Unione dei Comuni del
Marghine.
Attendiamo
ancora che
l'assemblea pubblica da noi richiesta
possa essere convocata per chiarire ai cittadini la situazione degli
impianti di Tossilo e di tutto ciò che ad essa è legato.
Può
farlo il sindaco Antonio Succu, a meno che lui stesso non intenda il
suo silenzio di queste settimane e la sua fuga dalle sue
responsabilità come un atteggiamento “vicino” a quello di un
sindaco che persegue il bene della propria comunità e la trasparenza
della sua amministrazione.
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